Intervista del mese
Katsumi Tsuzura
Società: UBS Global Asset Management
Fondo: UBS (Lux) EF-Small & Mid Caps Japan
07/2009

Qual’è la strategia del fondo?

UBS (Lux) EF-Small & Mid Caps Japan si pone l’obiettivo di generare una performance positiva nel lungo periodo, investendo in titoli “Small&Mid Cap” con elevate prospettive di rendimento. Il fondo si propone di offrire agli investitori un extra-rendimento di 200bps all’anno rispetto all’indice “Russel/Nomura Small Cap” su di un ciclo di mercato.
Esiste un trade-off evidente tra l’obiettivo di selezionare le aziende più dinamiche e promettenti del mercato S&MC giapponese e la necessità di controllare la volatilità complessiva del portafofoglio; per questo motivo tipicamente suddividiamo il portafoglio in tre parti: titoli “Difensive Growth”, titoli “High Growth” e titoli “Turnaround”
I titoli “Difensive growth” costituiscono la parte principale del portafoglio e rappresentano le aziende con i modelli di business maggiormente stabili e sostenibili. Questa parte del portafoglio, la più importante in termini percentuali, ha lo scopo di stabilizzare l’andamento del portafoglio stesso nelle diverse fasi di mercato. I titoli “High Growth” invece sono aziende di elevata qualità e attese di crescita: se le attese di crescita sono sufficientemente forti e motivate da giustificare valutazioni a premio, allora acquistiamo i titoli per beneficiare delle fasi maggiormente positive di mercato. Infine c’è la parte di portafoglio “Turnaround”: si tratta di titoli temporaneamente penalizzati dal mercato, e quindi a sconto, per i quali vediamo importanti opportunità di rendimento (magari a seguito di efficaci piani di ristrutturazione o di cambi nel management). Questo segmento, ad esempio, ha giocato un ruolo fondamentale nel forte recupero del mercato negli ultimi 4 mesi. Tipicamente questi titoli costituiscono una parte residuale del portafoglio ma spesso la loro contribuzione positiva alla performance è molto significativa.

 

Coprite il rischio cambio del fondo?

No, non effettuiamo alcuna copertura del cambio che è denominato in Yen.

 

Quali sono stati I principali fattori che hanno contribuito alla performance del fondo nell’ultimo semestre e nell’ultimo mese?

Dopo il fallimento di Lehman, i meccanismi di formazione dei prezzi sul mercato delle Small&Mid Caps Giapponesi (e non solo…) hanno semplicemente smesso di funzionare: il deleveraging precipitoso e diffuso attuato dagli investitori ha mandato in tilt tutti i modelli di valutazione con il “Price to book ratio” medio del mercato Giapponese delle S&M Caps che avevano raggiunto il X0.7, scontando una catena di fallimenti generalizzati. Solo con il recente miglioramento degli indicatori macroeconomici gli investitori hanno realizzato di aver dismesso le loro posizioni a prezzi che scontavano il fallimento di tutto il mercato; il risultato è stato un rimbalzo eccezionale del mercato che è tornato a ragionare, finalmente, sulle valutazioni fondamentali.
Negli ultimi sei mesi, quindi, le performance sono state trainate un po’ da tutti i settori: hanno fatto bene in particolare i titoli del settore delle Materie Prime (metalli non ferrosi e chimica in particolare) e del settore dei Macchinari Industriali, particolarmente penalizzate nel pieno della crisi dei mercati.
Grazie ai repentini riassortimenti delle scorte, le nostre posizioni nei settori della Tecnologia e dei Consumi Secondari (in particolare il settore dell’auto) hanno contribuito molto positivamente alla performance del fondo. Con la stabilizzazione dei mercati anche il settore dei Finanziari, in genere composto da Banche Regionali, ha contribuito positivamente. Infine, malgrado dati non positivi sul consumo privato in Giappone, il settore dei beni di consumo primari ha performato positivamente.
Anche durante l’ultimo mese tutti i settori hanno contribuito positivamente ad eccezione del settore delle Costruzioni. In particolare i contributi principali sono venuti ancora una volta dai titoli legati ai Materiali di Base ed ai Consumi Primari. Con la diminuzione dei timori sul mercato del credito, tutto il settore finanziario (dalle banche ai finanziamenti al consumo fino al Real Estate) ha contribuito positivamente.

Il Giappone sembra essere il Paese, tra quelli appartenenti all’area Asiatica, che ha la crescita più lenta: perchè?

La vera causa della lenta crescita Giapponese appare legato all’inarrestabile diminuzione della popolazione in età lavorativa che ha reso in parte inefficaci gli stimoli all’economia che mirano a rafforzare la capitalizzazione delle aziende e al miglioramento della capacità produttiva.
Non bisogna poi dimenticare che l’economia giapponese è unica al mondo per via del peso dell’export che la rendono molto sensibile all’andamento della congiuntura economica mondiale.
In generale comunque si possono identificare importanti storie di crescita nel mercato delle Small&Mid Caps Giapponesi dove, tipicamente, esistono numerose aziende leader mondiali nel proprio mercato che si caratterizzano per posizioni competitive assolutamente uniche in diversi mercati di nicchia, dove la tecnologia la fa da padrone. Per questo motivo siamo convinti di poter selezionare delle opportunità di investimento interessanti anche in presenza di tassi di crescita complessiva del paese poco significativi.

 

Dopo il chiaro ritorno della propensione al rischio degli ultimi 4 mesi, alcuni dati macroeconomici poco Chiari sembrerebbero suggerire una maggior cautela nell’investire sui mercati azionari. Cosa ci possiamo attendere per i prossimi mesi dall’Economia dal Mercato Finanziario Giapponese?

Da qualche tempo l’economia giapponese sta mostrando segnali di miglioramento anche se i dati più recenti hanno mostrato che la velocità di recupero è inferiore alle attese. Come già detto in precedenza, l’economia Giapponese è legata a filo doppio alla domanda mondiale, quindi ogni miglioramento dell’economia Giapponese deve per forza passare da un aumento della domanda estera. Ci vorrà del tempo prima che la crescita torni ad essere sostenuta: il Parlamento Giapponese ha rilasciato un massiccio piano di stimoli all’economia ma l’export continua e continuerà ad essere il principale fattore di crescita del Paese.
Alla luce di tutto questo, possiamo considerare l’Economia Giapponese sulla via del recupero, ma chi si aspetta un rapido recupero rischia di vedere deluse le sue aspettative.
Il mercato Giapponese delle Small&Mid Caps continua a riservare opportunità interessanti ma dato che il ciclo economico si trova solo al suo inizio e che la volatilità sui mercati potrà restare a livelli molto elevati, diventa fondamentale prestare la massima attenzione nella selezione dei settori e dei singoli investimenti.

 

Quandola crisi sarà finita, le Small&Mid Caps potrebbero rappresentare una delle asset class più interessanti: qual’è il settore (o tema) che ritenete più interessante per la seconda metà dell’anno tra le Small&Mid Caps Giapponesi?

Spesso i mercati azionari si polarizzano su temi di investimento di moda: si pensi ad esempio al recente caso dei produttori di batterie agli Ioni di Litio.
UBS Global Asset Management si concentra invece sull’analisi fondamentale e quindi non investe nei temi di moda se non adeguatamente supportati dal punto di vista fondamentale… in generale preferiamo selezionare titoli con buone valutazioni.
Attualmente ci concentriamo su titoli del settore delle esportazioni e dei consumi interni. Per quanto riguarda i consumi interni, privilegiamo i piccoli rivenditori locali che, a differenza delle grandi catene di distribuzione, dovrebbero essere meno sensibili all’indebolimento della domanda privata e dovrebbero essere in grado di reagire con maggior elasticità al mutato contesto economico. Riteniamo che ci siano titoli interessanti anche nel settore alimentare che dovrebbero beneficiare del calo dei prezzi delle materie prime (grano in particolare).
Sul lato delle esportazioni invece vediamo interessanti opportunità nei settori della componentistica per auto e della componentistica elettronica, che dovrebbero beneficiare della ricostituzione delle scorte da parte dei paesi occidentali all’uscita dalla recessione.
Anche i mercati finanziari si stanno stabilizzando e quindi ci attendiamo che le piccole banche regionali giapponesi, ora molto sottovalutate, saranno in grado di generare valore.
Infine il “New Deal Verde” sta diventando un tema caldo anche per il Giappone ma riteniamo che i titoli legati al settore delle energie pulite siano in gran parte già troppo cari e che solo in pochi casi ci sia la possibilità di creare valore nel tempo.